L'ho già detto diverse volte e lo ripeto anche stavolta: sono assolutamente contento di quei pochi che mi seguono, per quello che fanno. Mi interessa poco se poi quelle stesse persone non commentano i miei post, non li condividono, non mi fanno sentire la loro vicinanza: anche solo tenere il proprio "mi piace" su una delle mie pagine va comunque più che bene, per me, né ho intenzione di lamentarmi del fatto che preferirei un po' più di tutte queste attività (anche se di sicuro non mi dispiacerebbe).
Ci sono dei giorni però in cui mi sento un po' più giù, in cui avrei davvero bisogno di un po' di supporto morale, o almeno di sentirmi apprezzato almeno per qualcosa tra le tante che faccio: puntualmente però è qualcosa che non succede, e l'unico modo in cui posso ritirarmi su è con le mie forze. E' proprio in quei brutti momenti che mi accorgo di quanto le persone che girano per questa giungla che è il web siano così insensibili ed indifferenti. Non solo, però: mi accorgo anche di quanto questa indifferenza non solo mi dia fastidio, ma anche quanto quasi mi spaventi. E' terribile infatti sapere quanto poco alle persone importi del prossimo, e terrificante è la consapevolezza che a parte i pochi affetti, ci si può sentire soli e completamente isolati anche in un mondo come il nostro che addirittura soffre di sovrappopolazione.
E' così che a volte mi sento io, quando ad esempio le mie recensioni, su cui così tanto ho lavorato, non vengono apprezzate, nemmeno con un like su Facebook che in fondo richiede pochi secondi (più qualche altro momento per guardarla - senza ipocrisie, sono certo che la maggior parte delle persone scorra semplicemente fino al punto in cui è riportato il voto e giudichi la recensione solo da quello). E' così che mi sento quando i miei tentativi di entrare almeno un pochino in confidenza con blogger che stimo finiscono come sempre in un buco totale nell'acqua. Ed è così che mi sento anche quando, annunciando che un post o qualcos'altro slitterà perché non sto bene, a nessuno passa in mente di chiedermi come sto oppure di augurarmi almeno di "guarire presto", Certo, qualche eccezione c'è, ma comunque è abbastanza rara, la reazione più comune è proprio l'indifferenza.
Di solito quando mi sento così, cerco in ogni caso di prenderla con filosofia, di non abbattermi; del resto so che il vittimismo non piace a nessuno (men che mai a me, devo dire, anche se ogni tanto, come in questo caso, vittimista lo sono un pochino - ma non che la cosa sia giustificata, anche io sicuramente sto sbagliando). Ecco perché solitamente, anche quando voglio denunciare qualcosa che non mi va, cerco comunque di mantenere toni oggettivi e distaccati, senza esporre troppo le mie emozioni. Ogni tanto però non ce la faccio più, e sento il bisogno di buttare fuori il disagio ed il malessere, come appunto in questa occasione: come sempre in questi casi, quindi, vi chiedo scusa per questo sfogo.
Sbaglio? Internet non è poi così indifferente? Io credo di si: sul fatto che nemmeno questo post sarà notato, che non si beccherà nemmeno un like, nemmeno un commento, potrei scommettere dei soldi. Almeno però questo caso posso capirlo: come già detto, il vittimismo è odioso e l'indifferenza è quindi giustificata, forse...
martedì 21 aprile 2015
La terrificante indifferenza di internet
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Internet è come il mare: enorme, pieno di squali e soprattutto se ne frega se non sai nuotare :)
RispondiEliminaScrivere non è facile. Attirare lettori neppure. Ho letto un tuo commento su "Appunti a margine" e così sono venuto a dare un'occhiata. Non che la cosa sia granché consolatoria, ma anche gente piuttosto famosa si è lamentata delle stesse cose. Gente che magari fa almeno 2/3000 hit al giorno (mai sentito parlare di "Strategie evolutive"?)
Ciao e benvenuto :)
EliminaSi, seguo da parecchio il blog di Davide Mana, e quando ho letto lo sfogo con cui temporaneamente ha chiuso il blog, non ho ben capito il perché: il suo non sarà un successo mondiale, ma sicuramente è abbastanza affermato nella blogosfera italiana. Anche io forse non dovrei lamentarmi, e questo post me lo sarei dovuto risparmiare, a nessuno piacciono quelli che si piangono addosso, ma ogni tanto ho bisogno di un piccolo sfogo; nella norma però non mi lamento, cerco di essere positivo e di migliorare lentamente la mia "audience", anche se appunto come dici tu non è facile.
Comunque sia grazie mille del commento, spero di vederti ancora da queste parti :) .