E va bene, il referendum per separare la Scozia dall'Inghilterra, lo scorso giovedì, non è andato a buon fine, ma ciò non imlplica che qualcosa del genere non lo si possa fare anche qui da noi, in centro Italia, per staccarci da Roma. Vorrei proporre quindi un referendum per creare un nuovo stato, che comprenda le regioni del centro che funzionano meglio, ossia Marche, Umbria, Abruzzo e Molise. Però, dall'altra parte, c'è anche da dire che in Abruzzo, per la ricostruzione de L'Aquila, ci sono state infiltrazioni mafiose, quindi non li vorrei nel mio nuovo stato; allo stesso modo, il Molise... beh, è la regione per antonomasia che nessuno sa che cosa è, quindi via anche lui. Allora, arrivati a questo punto via anche l'Umbria, il fatto che Perugia sia stata designata come la capitale italiana della droga non mi piace tanto. Quindi, nuova idea: Marche stato libero... ovviamente però senza la provincia di Pesaro, che quelli sono più romagnoli che marchigiani, e pure senza quelle di Macerata e di Fermo, col loro accento da contadini buzzurri; togliamo anche Ascoli Piceno, allora, che stanno laggiù in fondo e chi li ha mai visti? Il nuovo stato comprenderà perciò solo la provincia di Ancona... però facciamo senza la zona costiera, che è piena di prostitute (e poi il mare non mi piace); togliamo anche Jesi, dove la viabilità è deleteria (e poi Valentina Vezzali mi è antipaticissima) e poi Fabriano, dove fanno la carta moneta, quindi sono al servizio dei politici italiani (complotto!). Anche i paesi limitrofi li togliamo, perché si, perciò si farà così: solo il mio paese, Serra San Quirico, diventerà una città-stato! Ah, però mi viene in mente che a Serra non sto simpatico a molte persone, quindi direi di restringere ancora di più il campo: il nuovo stato comprenderà quindi i pochi ettari dei terreni della mia famiglia, e la popolazione saranno le cinque persone che compongono la famiglia. Però... se ci penso, anche con loro ogni tanto litigo, quindi ecco l'idea definitiva: il nuovo stato sarà la mia sala prove nel giardino, e la popolazione sarà composta da una persona... me!
Se portando all'estremo in questa maniera il discorso sul seccessionismo il risultato è paradossale, nella mia personale visione del mondo anche l'idea in sé di seccessionismo è altrettanto assurda. Non entro nel merito della questione scozzese, anche perché in fondo sono quasi del tutto ignorante in materia, il ragionamento che vorrei fare è più generale, filosofico se si vuole: in un periodo come questo, in cui non solo la nostra democrazia occidentale (ok, l'Italia è un caso particolare di democrazia, ma consideriamo meglio gli stati esteri) ma anche la nostra stessa esistenza come razza umana è sempre più in pericolo, dovremmo unirci ed arrivare a sviluppare una nuova forma di rispetto e di tolleranza, che col tempo possa superare ogni forma di discriminazione, e rendere le persone più consapevoli dell'esistenza del prossimo e dei pericoli che tutti corriamo. Non sono così ingenuo da credere che un giorno ogni conflitto potrà venire meno, in quanto il conflitto è connaturato all'umanità, ma penso comunque che si possa arrivare un giorno ad un mondo in cui tutti (o quasi), più razionali e consapevoli, riusciranno ad agire per il bene comune, in unità d'intenti. Il mondo sembra però andare invece proprio nel senso opposto, e così ancora nel 2014 si vogliono creare ancor più confini, ancor più separazioni, ancor più discriminazioni. Questo non è soltanto sgradevole, è anche estremamente pericoloso, viste appunto la crescente minaccia che grava su di noi: spero che, prima o poi, l'umanità apra gli occhi sulla situazione in cui si trova, ed abbandonando concetti non solo irrazionali ma totalmente dannosi come religioni, razze umane e nazionalismi, riesca finalmente a vivere più unita. Mera illusione? Forse, ma chi può dirlo?
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