martedì 6 dicembre 2016

5 post da non pubblicare

Per oggi avevo in mente un post completamente diverso da questo. Al contrario di uno abbastanza leggero come quello che state leggendo, si trattava di un articolo molto complicato, in cui avrei dovuto scegliere bene le parole per far capire le mie idee senza generare incomprensioni. Avevo già iniziato già a scriverlo, ma poi ho cominciato ad avere delle perplessità e alla fine l'ho abbandonato.

In parte la colpa è del poco tempo che ho avuto negli scorsi giorni: buttar giù un testo del genere è difficile anche con tanto tempo a disposizione, figurarsi doverlo fare di fretta. Soprattutto, però, mi sono chiesto se era il caso di esprimere idee del genere, oppure se non fosse meglio evitare. Sì, perché mi sono reso conto quasi subito che probabilmente l'effetto del post su voi lettori - o almeno su una parte di voi - avrebbe potuto essere negativo.

Fonte dell'immagine: drodd.com
Beninteso: il post che avevo in mente non avrebbe dovuto essere nulla di particolarmente offensivo, arrabbiato o depresso. Era semplicemente un piccolo sfogo su qualcosa che mi preoccupa, legato proprio a questo blog. Ancor prima di finirlo, però, mi sono reso conto che poteva essere frainteso. Rischiare e pubblicarlo lo stesso oppure accantonarlo ed evitare possibili problemi? Per me l'opzione preferibile è nettamente la seconda.

In generale, sono abbastanza convinto che certi comportamenti sarebbero da sconsigliare, se si gestisce una pagina online. Se è vero che esiste la libertà di parola, è però altrettanto vero che infastidire il pubblico non è mai costruttivo. Ne ho già parlato qualche volta, negli anni passati: se seguo un blog, voglio trovarmi in un ambiente tranquillo. Sopporto poco quei luoghi digitali che invece esprimono idee magari anche simili alle mie, ma in una maniera fastidiosa o rivolta contro i lettori. In certi casi estremi mi è capitato addirittura di smettere di leggerli.

Ragionando sull'argomento, mi sono convinto che esistano almeno cinque tipi di articoli che sarebbe meglio evitare per il quieto vivere - o da postare in maniera ben ponderata, se proprio si vuole. Almeno, si tratta di contenuti che a me spesso (anche se non sempre) danno fastidio. Probabilmente c'è molto di soggettivo, e non pretendo che queste categorie siano un parere esperto (io di certo non lo sono). Tuttavia, sono convinto che sui vostri blog dovreste non dovreste mai pubblicare post...
  • Aggressivi: personalmente, apprezzo i post critici, e anche quelli polemici vanno bene, se non sono poco costruttivi oppure sterili. Quelli troppo aggressivi sono però da evitare a tutti i costi. Si può criticare anche aspramente qualcuno, ma rimanendo sempre nei limiti della decenza; esasperare i toni invece può solo avere effetti negativi. Magari vi porterà le lodi di qualcuno che la pensa come voi - che vi avrebbe apprezzato lo stesso anche con toni più leggeri. Ma visto che il mondo è vario, altri lettori potrebbero non essere d'accordo, e più il discorso è acceso, più è alto il rischio che vi abbandonino. Se poi la vostra aggressività si rivolge proprio verso i lettori, per esempio perché commentano poco, è certo che almeno qualcuno vi toglierà dalle sue letture. Se proprio dovete arrabbiarvi con qualcuno, arrabbiatevi con voi stessi (vostro il blog, vostra la colpa se è poco seguito) ma lasciate stare i vostri lettori, che al contrario degli altri vi commentano e non si meritano i vostri rimproveri. 
  • Lamentosi: anche qui, ci sono dei distinguo. Credo che non ci siano problemi se ogni tanto uno vuole sfogarsi, magari perché si trova in un brutto periodo della sua vita. Al contrario, lo trovo sacrosanto: se uno non può farlo sul blog, che è in fondo il suo diario personale online, dove può farlo? La situazione è diversa però quando non si tratta di uno sfogo "una tantum" ma di una lamentela prolungata, che dura uno o più spesso molti post. Si passa allora da una relativa comprensione a una sensazione di fastidio. Passerete solo per dei piagnucoloni che non fanno altro che lamentarsi senza muoversi per cambiare le cose che non vanno. Magari non è così, magari i vostri problemi sono oggettivi e insormontabili oppure state già facendo il possibile per superarli, ma il web appiattisce tutto: triste a dirsi, ma chi non vi conosce (quasi sicuramente la maggior parte dei vostri lettori) vi giudicherà male. C'è poco da fare: nonostante sembri così invitante, la blogosfera non è il posto adatto per sfogare le proprie frustrazioni. 
  • Frettolosi: capita a volte che per riempire dei buchi che si formano nella scaletta si scrivano post dieci minuti prima di pubblicarli. Quando, in passato, ci ho provato io, spesso mi sono usciti dei veri e propri obbrobri. A volte invece mi è andata bene, anche perché in fondo il poco tempo conta relativamente se hai le idee chiare. Più che i post scritti in poco tempo, direi  che è meglio evitare quelli frettolosi e confusi (per non parlare poi di quelli pubblicati senza revisione e pieni di refusi). Da lettore, posso dire che se un autore non ha le idee chiare su quello che vuole dire si nota, e non è un bell'effetto: spesso io smetto di leggere, e penso che per molti sia così. A quel punto meglio lasciare un buco e dedicare il vostro impegno al prossimo appuntamento del vostro blog!
  • Poco convinti: avete scritto un post, magari anche faticando diverse ore per buttarlo giù. Il risultato finale però non vi soddisfa, non è venuto come pensavate, l'idea che avevate in mente suonava molto meglio: che fare a questo punto? Alcuni forse se ne infischiano e postano lo stesso, ma secondo me anche in questo caso è controproducente. Dopotutto se le argomentazioni che sostenete o anche solo il modo in cui lo fate non convincono voi, perché dovrebbero convincere qualcun altro? Non solo: anche in questo caso, spesso si nota se non siete convinti delle vostre idee.  Anche in questo caso, probabilmente la scelta più consigliabile è di lasciare un buco, invece di tentare la sorte.
  • Ridondanti: purtroppo il blogging non è un passatempo semplice come altri. Tra i tanti campi in cui bisogna impegnarsi, uno dei più importanti è trovare argomenti sempre nuovi, per non annoiare chi vi legge. Si tratta di un compito abbastanza arduo, specie per blog di settore, non generalisti come Hand of Doom. E se non ci riuscite? Secondo me, in quel caso è preferibile fermarsi, mettendo addirittura in pausa il blog per un po' se necessario. Questo perché un lettore attento che vi segua anche da poco sa riconoscere se girate sugli stessi argomenti senza nulla di nuovo da dire. Inutile dire che questo è abbastanza fastidioso: a meno che non offriate qualcosa di davvero unico o valido (come ci insegnano gli AC/DC!), la gente si stancherà presto.
La domanda: pensi che ci siano altri tipi di post da evitare? Ma soprattutto: secondo te, a quale di questi tipi apparteneva l'articolo che ho archiviato? (i miei complimenti in omaggio al primo che ci prende!)

14 commenti:

  1. Vediamo un po'... seguo il tuo blog da pochissimo, quindi provo a indovinare sparando nel mucchio: il tuo era un post frettoloso, e lo sentivi poco curato. Ci ho preso? :-)

    Per quanto riguarda i tipi di post che evito di leggere, sono proprio quelli lamentosi, dove il blogger continuamente della sua vita privata e delle sue ambizioni frustrate. Si sa benissimo che la situazione editoriale è quella che è, e quindi è inutile stare a ripeterlo a ogni momento. Tralascio anche quelli dove il blogger parla continuamente di se stesso. Dopo un po' li evito perché ho la sensazione di perdere tempo.

    Per me un blog deve essere una casa accogliente, dove uno si senta a suo agio ma non per questo dimentichi le buone maniere, che sono valide a ogni latitudine.

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    1. No, non ci hai preso :D . In effetti, ho scritto molto più in fretta quest'ultimo che quello non uscito. Quest'ultimo infatti l'ho accantonato tra domenica e lunedì, quindi per quello pubblicato ci ho messo meno tempo del solito. Però avevo le idee chiare, quindi è venuto bene - o almeno, penso che lo sia :) .

      Sui post che non ti piacciono, sono d'accordo in parte. Anche io non amo molto quelli che si lamentano tutti i giorni oppure le polemiche prolungate sulle persone, sulla cultura e così via. Ogni tanto qualche post critico capita anche a me, ma anche in quei casi cerco di non essere troppo polemico, e di sicuro non continuo a farlo per più post.

      Sono invece un po' in disaccordo sui blogger che parlano di sé stessi. Io in fondo qui su Hand of Doom parlo quasi sempre di me stesso, o meglio delle mie idee su scrittura, internet, e così via. Vero è anche che di faccende più private parlo poco. Forse intendevi questo parlando di blogger che parlano di sé stessi, nel qual caso posso anche darti ragione ;) . Non li sopporto nemmeno io :D .

      E infine, concordo sul blog come casa accogliente :) .

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    2. Sì, intendevo proprio faccende private! Del tipo: quante volte al giorno si spazzolano i denti. ;-)

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    3. Allora sono d'accordo con te ^_^ .

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  2. Il tuo post era polemico e non hai voluto metterlo :)
    Però se è così... che te frega?
    In ogni caso... io evito i post ridondanti (anzi, inutilmente ridondanti) e troppo lamentosi.
    Ma mi è capitato di scrivere qualcosa in fretta, credendo fosse migliorabile... Eppure i lettori magari hanno apprezzato più quel post che altri maggiormente ponderati XD

    Moz-

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    1. Non era particolarmente polemico, in realtà, forse appena un filino - ma non è il motivo per cui l'ho accantonato. Anche se ci sei andato leggermente più vicino di Cristina :P .

      Ti do ragione però sul fatto che a volte il pubblico può stupire. Anche a me capita di non ricevere commenti su post molto sudati, mentre in altri semplici e per cui non mi aspetto niente hanno un successo inaspettato. In generale, penso che per quante strategie si possano avere, la gente sarà sempre imprevedibile, almeno in parte :) .

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    2. Sì, è così.
      Perché noi vediamo le cose coi nostri occhi, gli altri... sono gli altri^^

      Moz-

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    3. Già. Proprio difficile capire la gente :D .

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  3. Come categoria direi di aggiungere anche i post furbacchini.
    Di quelli che hai citato io detesto maggiormente i lamentosi. C'era un blog che frequentavo anni fa dove la blogger ogni tre per due se ne usciva con un post di lamentazione e alla lunga era veramente stancante.
    Delle pessime categorie, sul mio blog un'unica volta ho pubblicato un post lamentoso, ma si è trattato di un'unica volta per sfogarsi un momento di alcune questioni.
    Per quanto riguarda la tua domanda, questo era un post poco convinto.

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    1. Che intendi per post furbacchini :D ?

      Sono d'accordo sui post lamentosi, comunque. Anche io cerco di evitarli. Ogni tanto uno sfogo ci sta, ma di sicuro già due in un mese sono troppi :) .

      In ogni caso, intendi che il post che ho accantonato era poco convinto? O questo che è uscito? Perché ti assicuro che credo fermamente in ogni cosa che ho scritto qui :D ! Nemmeno l'altro però è stato scartato perché poco convinto, in realtà. Ero molto sicuro di quello che ho scritto. Solo, alla fine ho deciso di non farlo :) .

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    2. I post furbacchini sono quelli fatti per attirare visualizzazioni, magari con titoli accattivanti, hanno contenuti di facile presa, ma poi sono pieni di fuffa perchè non sono impegnati. Sono post del tipo "ti piace vincere facile".
      Ho letto male io, pensavo di riferissi a questo post. Non so che tipo di post sia: che razza di domanda è? Come posso giudicare un post che non ho letto? Probabilmente l'hai giudicato aggressivo. :)

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    3. Allora ti do ragione: anche per me sono pessimi. Rispetto agli altri tipi però in ambito di blogging di solito ne ho visti pochi. Penso che se ne trovino di più sui siti dei giornali che su blog personali - o almeno è così per la mia esperienza :).

      Comunque, la mia domanda era del tipo "prova a indovinare". Però no, non era troppo aggressivo :D . Anzi, io l'aggressività cerco di lasciarla fuori da questo blog :) .

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  4. Sono d'accordo con te su tutti i fronti. L'aggressività la trovo negativa in sé, come non accettazione della diversità degli altri; è umanissimo arrabbiarsi, ma dare spazio alla propria rabbia sul blog è come metterla su di un piedistallo.
    Aggiungerei un altro tipo di post da evitare: quello arrogante, in cui si esprimono le proprie idee senza guardare in faccia a nessuno, ribadendolo anche con un certo orgoglio: "io sono un tipo così, non ho peli sulla lingua e se non vi va bene potete andare". Mi viene sempre da commentare: "Ah, sei uno xyz... buono a sapersi." Poi preferisco passare oltre.

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    1. Non potrei essere più d'accordo per quanto riguardo la rabbia ;) .

      Parlando di post arroganti, direi che si tratta di una categoria particolare di post aggressivi. In fondo dire "è così perché lo dico io" si rivolge contro chi ha idee diverse, ed è aggressivo specie se ci si aggiunge un "se la pensate diversamente, non capite niente". Anche per questo, sono d'accordo che post di questo tipo siano molto fastidiosi :) .

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