mercoledì 17 agosto 2016

Post-ferragosto

Nel momento in cui scrivo questo post è sabato - il tredici agosto, per la precisione. Non c'è nulla di strano: spesso comincio i post del martedì di Hand of Doom proprio di sabato, anche se a volte la loro realizzazione iniziale slitta avanti fino a domenica o, nei casi di peggior ritardo, al lunedì. Questo perché, come ho già accennato più di una volta, mi piace revisionare più volte i miei articoli prima della pubblicazione, per renderli il meglio possibile. È qualcosa di così importante per me che a volte dei post sono saltati per questo.

Proprio per questo motivo, ho deciso stavolta di non impostare un articolo un po' più significativo, ma una semplice riflessione come questa. Non posso prevedere cosa succederà nei prossimi due giorni - per voi che leggete, domenica e lunedì appena passati - ma con ogni probabilità non avrò la possibilità da dedicarmi seriamente al blog. 

Per quanto riguarda le aziende che si reggono sul turismo, infatti, le domeniche d'agosto sono il momento di maggiore impegno lavorativo. Non parliamo poi di ferragosto: è il giorno più impegnativo dell'intero anno. Il quattordici e il quindici saranno perciò un vero e proprio tour de force per me. Forse qualche scampolo di tempo riuscirò anche a trovarlo - non è detto che io sia impegnato in ogni momento del giorno - in cui effettivamente potrei rivedere un ipotetico post. Il problema è che probabilmente non avrò la giusta energia mentale per farlo.

Per questo, ho deciso di postare solo questo piccolo post, semplice e che non richiede grande impegno. Certo, mi sarebbe piaciuto scrivere qualcosa di più lungo, ma questo è il minimo: ancor di più vorrei non dover lavorare in questo periodo. Purtroppo però non è possibile: se nessuno lavorasse a ferragosto, nessuno potrebbe andare in vacanza. È merito di chi lavora in ristoranti, hotel, spiagge, impianti di ricezione (e anche gelaterie, ovviamente) se ci si può godere una vacanza, altrimenti durante le ferie uno dovrebbe preoccuparsi di sopravvivere, invece che di rilassarsi. Se quindi in questi giorni li avete passati in vacanza, vi invito a spendere un pensiero di gratitudine verso tutti quelli che per voi non possono permettersi di riposarsi, proprio come me.

La domanda: e tu cosa hai fatto di bello a ferragosto?

P.S. un appunto successivo: si, queste sono state effettivamente giornate pesanti, tanto che ieri non sono riuscito a postare. Ecco perché il post questa settimana arriva di mercoledì.

2 commenti:

  1. A ferragosto (e non me ne voglia chi ha dovuto vendere gelati fino a tarda notte) sono partito per una quattro giorni in montagna.
    Arrivati al Passo Stalle con l'intento di fare il giro dell'Obersee (un piccolo lago appena oltre il confine) abbiamo dovuto accontentarci di qualche foto scattata sotto la pioggia torrenziale e di un tè caldo al rifugio.
    E che tu ci creda o no...la pioggia è cessata poco dopo aver preso la strada del ritorno!

    Ciao!

    ciao!

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    Risposte
    1. Sembra una bella vacanza. Certo meglio del mio ferragosto :D .

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