martedì 3 novembre 2015

Le mie 5 regole dei commenti

Come ho già sottolineato in passato, secondo me essere un blogger non si limita semplicemente alla scrittura dei post: è molto importante anche socializzare e stabilire rapporti, specie con i "colleghi" della blogosfera. Lo strumento principale di questo scambio di opinioni sono senza dubbio i commenti pubblici sotto ai post: è per questo che, per dialogare e mantenere i rapporti di stima che ho creato nel tempo, cerco di scrivere commenti ogni giorno, e dovunque mi sia possibile. Detta così, sembra quasi che io intervenga nei blog "a caso", tanto per farlo, ma in realtà non è proprio così: ogni mio commento ha cognizione di causa, e segue degli schemi ben precisi. Se una volta commentavo quando e come capitava, col tempo l'esperienza mi ha portato a comprendere che ci sono modi migliori per farlo. E' per questo che ora ogni volta che scrivo un commento mi attengo a determinate regole di comportamento, molto semplici ma che una volta, senza l'esperienza odierna, mi sfuggivano. Negli scorsi giorni, riflettendo sull'argomento, ne ho individuate cinque principali, che inconsciamente rispetto quasi sempre. Eccole:
  • Gentilezza sempre e comunque: credo che se si vuole condurre una "vita virtuale" sana e positiva, senza troppi scontri, sia il minimo. Per i commenti la cosa assume però addirittura un senso più alto: un blog in fondo è quasi come una casa, per chi lo gestisce. Quando si entra perciò ci si deve comportare di conseguenza, altrimenti non solo si fa una figura pessima, ma si finisce per essere disprezzati, non solo dal blogger di turno ma anche dai suoi sostenitori fissi. Questo può non essere importante per un troll, il cui massimo divertimento è proprio infastidire il prossimo; per i blogger come me, che ci tengono ad avere lettori e commentatori, i contatti umani sono però fondamentali, come già detto. Ne consegue che anche la gentilezza è un imperativo assoluto.
  • Riflettere sempre prima di inviare: la volontà di essere gentili è necessaria, ma da sola non basta. Come è noto, internet è un luogo in cui sono facili i fraintendimenti, in mancanza di contatti di tipo visivo: di conseguenza, anche un commento fatto con le migliori intenzioni può essere preso dal verso sbagliato. Per questo, mentre scrivo un commento sto molto attento al suo tono e al suo contenuto; se necessario rileggo anche il post, per accertarmi di non aver le idee confuse sull'argomento a cui sto rispondendo. Inoltre, finito il commento spesso lo rileggo prima di postarlo: così se qualcosa mi è sfuggito lo correggo per tempo (e magari mi capita anche di sistemare qualche errore sintattico o grammaticale). Certo, in qualche raro caso mi capita anche di commentare in un lampo, perché magari ho fretta; la maggior parte delle volte però dietro ai miei commenti c'è almeno una piccola riflessione. 
  • Tornare dopo qualche tempo: ci si può mettere anche tutta l'attenzione del mondo per fare un commento gentile e chiaro: non si potrà comunque avere la certezza che chi lo leggerà capisca cosa davvero si intendeva. E' anche per questo che è mia abitudine riaprire un articolo qualche ora dopo che l'ho commentato, per leggere la risposta del proprietario del blog e spiegarmi meglio se sono stato frainteso. Non solo: in questo modo posso anche replicare a eventuale domande, partecipare a discussione più ampie sorte nei commenti, ringraziare se la mia osservazione è stata lodata, e così via. Sicuramente, non lascio i miei commenti in giro per poi disinteressarmene: sono anzi molto attento al loro destino e al valore che gli viene dato, al punto tale che se il blogger di turno mostra disinteresse e non risponde, decido spesso di smettere di commentare.
  • Niente commenti a opinioni troppo diverse: come detto i blog dovrebbero essere sempre luoghi di discussione, ma certe volte mantenere la serenità è molto difficile, vista la natura di internet. Per esempio, cercare di non scadere nel flame discutendo con chi ha un'idea opposta rispetto alla propria è difficile; c'è anche chi non ha problemi e si approccia senza ostilità pure ai più critici, ma dall'altra parte c'è chi si arrabbia molto al primo accenno di dissenso. Peraltro è molto difficile conoscere una persona e le sue possibili reazione molto a fondo, specie se si legge solo il suo blog; oltre a questo, è quasi impossibile far cambiare idea a qualcuno, perciò contestarlo è fondamentalmente inutile. Per tutti questi motivi, quando leggo opinioni molto lontane dalle mie idee preferisco ignorare l'articolo, e magari tornare a commentare il blog dal successivo. E' una questione morale - trovo sia giusto tollerare idee diverse dalle mie - ma soprattutto pratica, di quieto vivere: in queste situazioni è meglio lasciar correre, invece di intervenire e rischiare di interrompere un rapporto di stima con un'altra persona (cosa successa più volte in passato, e che ora non voglio più ripetere).  
  • Niente commenti senza contenuto: secondo la mia idea, le riesposte in un blog servono principalmente ad aggiungere qualcosa al post: può essere un'informazione, un'opinione, un punto di vista diverso (anche se magari non troppo), e così via. Mi capita a volte però di trovare articoli perfetti, con cui concordo totalmente, e su cui non ho nulla da aggiungere: forse sbaglio, ma in quei casi evito di commentare, preferendo invece condividere o mettere il like su Facebook. Questo perché so che scrivere "bel post" a volte può anche essere fastidioso, l'autore può sentire sminuito il suo sforzo con un commento così striminzito e informale; soprattutto, però, trovo del tutto fine a se stesso commentare se non ho niente da dire. Insomma, scrivo un commento solo se sento di poter contribuire alla discussione in maniera costruttiva ; altrimenti, trovo più gentile e appropriato usare altri mezzi per esprimere il mio assenso. 
E voi quali regole seguite per commentare i blog altrui?

4 commenti:

  1. Stavo giusto scrivendo un post sulla difficoltà di seguire tanti blog e di essere presenti in tutti con un commento e mi sono imbattuta in questo tuo. Hai ragione su tutti i punti: gentilezza e garbo sempre; ho piacere se qualche ospite viene a trovarmi e spero di farglielo capire; anch'io commento solo se mi preme dire qualcosa, altrimenti seguo a distanza, soprattutto mi tengo lontana dalle polemiche: argino i tentativi di crearle nel mio blog e, a mia volta, non intervengo nelle bagarre altrui. Commento quando trovo un blog che mi piace, ma mai per ottenere il follow in cambio, quello, se c'è, mi fa piacere, ma non è un mio obiettivo.

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    1. Si, è vero: commentare tanti blog, e farlo nella maniera più giusta a volte può essere anche faticoso. Sono pienamente d'accordo anche sul non commentare per ricevere qualcosa in cambio: anche io, come ho già detto in un post passato, trovo che la spinta principale del commento debba essere la volontà pura di comunicare. E' anche vero che fin'ora ho cominciato a seguire tutti i miei commentatori fissi, ma è probabile che se in futuro questo blog si riempirà di più, potrei cominciare a non farlo, più per ovvi motivi di tempo che per altro :) .

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  2. Non ci ho mai pensato, ma credo che le tue regole siano molto condivisibili e simili alle mie, meno consapevoli. In particolare anch'io evito di commentare quando mi sento lontana anni luce dal punto di vista che viene espresso. Quando non c'è un minimo di terreno comune, non si arriva a comunicare, ma solo a fare ping-pong di opinioni o azzuffarsi. :)

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    1. Anche le mie in realtà sono abbastanza inconsapevoli: le ho tirate fuori solo per scrivere quest'articolo, ma di solito non è che penso alle regole, mi viene più che altro naturale agire in questa maniera :) .

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Il tuo commento è molto prezioso per me. Anche se mi vuoi insultare perché non ti piace quello che scrivo, fallo pure: a prendere in giro i maleducati mi diverto tantissimo! Ma a essere sincero preferisco chi si comporta bene: se lo farai anche tu, mi farai ancora più contento!