martedì 24 novembre 2015

La vera essenza di Hand of Doom

Venerdì scorso, l'ho messo bene in chiaro: Hand of Doom non è un blog letterario classico, benché io parli abbastanza spesso di scrittura e di libri. Punto e fine? Nemmeno per sogno! Come spesso mi capita, infatti, una riflessione tira l'altra. Così, partendo appunto dal post di venerdì (e ispirato in parte anche da "Distinguersi nel blogging", articolo del blog Il Taccuino dello Scrittore di Marina Guarneri), mi sono interrogato su che tipo di blog voglio che sia il mio, e sul motivo per cui qualcuno dovrebbe leggerlo.

La mente a volte segue strani sentieri. Per questo, le prime conclusioni che ho raggiunto sono state su cosa Hand of Doom non è. In particolare:
  • Non è un blog letterario, come già detto e spiegato ampiamente.
  • Allo stesso modo, il suo argomento principale non è il blogging, seppur anche su questo argomento scrivo post, parlando della mia esperienza in merito.
  • Non è un contenitore di racconti, anche perché ne posto solo uno ogni tanto.
  • Non è sicuramente un blog musicale, visto quanto poco parlo di musica qui.
  • Non è un blog professionale e/o a scopo lavorativo, come per esempio quelli dei copywriter ed esperti di SEO che si trovano altrove.
  • Nella stessa maniera, non è il blog di un esperto di qualche materia, visto che io sono un semplice appassionato e curioso degli argomenti che tratto.
  • Non è un blog che insegna a fare qualcosa tramite tutorial.
Buttare giù questo flusso di pensiero è stato utile a chiarirmi meglio cosa voglio dal mio blog. Tuttavia, le ripetute negazioni non definiscono qual è la mia idea di ciò che Hand of Doom debba essere. E cos'è, allora?

Come mi immagino un follower di Hand
of Doom mentre legge quest'articolo
Questa risposta è stata un po' più difficile. E' strano: ho sempre tenuto questo blog senza pensarci troppo e senza pormi limiti, in maniera quasi inconscia, quindi non è stato facile mettere a fuoco gli obiettivi di Hand of Doom e la sua ragione d'esistenza. Eppure, pensandoci meglio, è proprio questa la risposta: il mio è un mezzo attraverso cui io posso  esprimere in libertà me stesso, senza troppi paletti o quei vincoli che possono esserci, per esempio, sulle mie webzine musicali. Non sarà forse come una volta, che buttavo in rete ogni cosa mi passasse per la testa: da quando ho cominciato a gestire con serietà il blog, su queste pagine ci metto impegno e lavoro, oltre che molta riflessione. Anche questo però non cambia il fatto che Hand of Doom è soprattutto un bella valvola di sfogo alle mie ansie, un modo per far sentire, anche se in piccolo, la mia voce e le mie idee, e non ultimo una sorta di diario virtuale, in cui poter riflettere in libertà (come oggi, per esempio). E' anche vero che parte di questo effetto è dovuto  al mio sforzo per socializzare con altri blogger, che ormai commentano quasi ogni mio post. Non è solo piacevole, ma una parte dell'obiettivo primario: dialogare con gli altri non è che un'ottima estensione del bisogno di esprimermi che sento.

Questa medaglia ha però un altro lato: se è un blog che serve solo per i miei bisogni personali, perché qualcuno dovrebbe seguirlo? E' una bella domanda, a cui in realtà non ho una risposta vera e propria. Mi fa piacere pensare, però, di avere qualcosa da dire, e di aver acquisito la giusta esperienza per dirlo nella maniera giusta, in modo che altri possano capire le mie idee e utilizzarle; che poi lo facciano condividendole, replicando con un'opinione diversa oppure usandole come punto di partenza per ulteriori riflessioni in fondo non è importante, a quel punto l'obiettivo è già raggiunto. La mia non è semplicemente voglia di esprimermi senza un perché, anzi odio il chiacchiericcio vuoto che ammorba buona parte di internet: ho le mie idee e voglio esprimerle, ho esperienza in alcuni campi e voglio condividerla, ho delle storie da raccontare e lo faccio. D'altra parte, sicuramente a molti non importa nulla di ciò che posso avere da dire, per una questione di gusti o di interessi. In fondo però così va il mondo, e io non mi lamento: qualcuno che capisce i miei post e che ha il piacere di leggermi c'è, e tanto mi basta. La risposta finale che mi do alla domanda sul perché seguire Hand of Doom quindi è: in realtà non lo so con certezza, ma qualche motivo ci sarà pure, visto che il blog piace ad alcune persone; proprio questa è poi la ragione per cui vale la pena tirare avanti, e continuare questa avventura, con cui già mi sono tolto tante soddisfazioni, e conto di fare ancora di meglio in futuro.

La domanda: per quale motivo seguite Hand of Doom? E cosa vi piace in questo blog (ammesso che vi piaccia qualcosa)?

6 commenti:

  1. Mi ritrovo nelle tue parole: quando aprii il blog lo feci senza un vero e proprio obiettivo, o piano... nemmeno editoriale.
    Lo feci perché sentivo che era il modo per "sfogare" le idee che avevo, per mettere nero su bianco le mie passioni e i miei ricordi.
    Tuttora è questo lo spirito del mio blog, e sapere che molti si divertono con me... fa enorme piacere!

    Quindi, vai avanti così perché la linea si decide man mano, e si decide quasi da sé^^

    Moz-

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    1. In realtà adesso un minimo di pianificazione io la faccio, ma non eccessiva. Cerco giusto di non accostare post troppo simili per dare una certa varietà; però è più o meno tutto qui. Per il resto infatti tutto quello che scrivo qui è naturale, quindi come dici più o meno lo spirito dei nostri blog è simile :) .

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  2. Anche Zio Paperone aveva il pensatoio, dove sfogare in libertà la propria creatività! ;)

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    1. Vista la mia fortuna io sono più Paperino :D , però è vero che questo spazio può essere visto come qualcosa di analogo:) .

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  3. Grazie, Mattia, per avere citato il mio post.

    Navigando in rete, mi piace conoscere nuove realtà virtuali: i blog che seguo non sono legati alla ricerca di aiuto o consigli su qualcosa, anzi, devo dire, che raramente seguo questo tipo di aggiornamenti. In genere, mi piace il confronto, se non negli argomenti di mio stretto interesse, in quelli dove ho voglia di condividere comunque una mia idea. E mi trattengo nelle "case" altrui quando mi trovo subito a mio agio e percepisco la disponibilità del padrone di casa.
    Prima dico toc toc posso entrare? E poi decido se diventare un'ospite fissa.
    Nel tuo blog ho bussato già qualche tempo fa... e sono qui a commentare, dunque... :D

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    1. Per quanto riguarda la condivisione, non c'è di che ^_^ . Mi fa piacere comunque che ti piaccia il mio blog e il mio atteggiamento verso i commentatori. Curo infatti entrambi con molto impegno, quindi mi fa piacere che lo sforzo venga compreso e premiato ^_^ .

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