venerdì 20 novembre 2015

I miei (non) consigli di scrittura

Da qualche tempo, qui su Hand of Doom ho cominciato a parlare di scrittura, il che probabilmente è ovvio: il blog in fondo è stato aperto per ospitare i miei racconti, quindi l'argomento è quanto di più naturale possa esserci. Tuttavia, non ho mai voluto che questo divenisse un blog totalmente incentrato sulla scrittura: se è vero che mi presento principalmente come aspirante autore, Hand of Doom è lo scrigno in cui parlare di tanto altro. Al contrario di tanti blogger amici, infatti, non ho mai voluto parlare della tecnica di scrittura e dintorni: ho sempre preferito trattare l'argomento con un piglio esclusivamente personale, relativo semplicemente a come io vivo questa mia passione.

Principalmente, i motivi di questa situazione sono  due. Il primo è che, per quanto io conosca abbastanza bene le regole principale per scrivere bene, tendo a farlo in maniera molto intuitiva. Questo accade sia in modalità di prima stesura che per quanto riguarda la revisione. Per fare un esempio, conosco le regole per rendere più scorrevole un testo, ma spesso quando mi appresto a farlo vado più a intuito, inconsciamente, che applicando in maniera rigida i principi che conosco. Non fraintendetemi: credo che le regole per una scrittura siano importantissime, e nessuno può buttar giù qualcosa di decente se non ha almeno una certa infarinatura in merito. Quel che voglio dire è che quando scrivo cerco di lasciare più spazio alla creatività che essere ligio al cento percento alla tecnica. Questo perché, come ho già detto in passato, vedo le regole della scrittura più come linee guida che come dogmi: sono sicuramente utili, ma se il testo lo richiede si possono anche ignorare, purché lo si faccia con cognizione di causa. Sbaglio? Forse si, ma la mia creatività è sempre stata abbastanza disordinata, e non credo che rendendola più rigida guadagnerebbe, ho anzi la forte impressione che accadrebbe il contrario.

Il secondo motivo per cui non scrivo consigli tecnici di scrittura è invece di carattere ben più pratico: non sento il bisogno di cimentarmi in qualcosa che tanti altri fanno con molta più competenza e bravura di me. Per inciso, questa non è modestia, è una semplice questione di realismo: nella blogosfera ci sono persone che hanno studiato molto più a lungo di me, che hanno più esperienza, che conoscono a menadito l'argomento e che riescono a spiegarlo meglio di quanto io potrei farlo. Non voglio imitare questi blogger, non sarei solo una copia ma una di quelle brutte: preferisco invece trattare l'argomento a modo mio. Questo fa bene anche alla "personalità" della pagina: in fondo di blog con consigli letterari ce ne sono a bizzeffe, il mio invece è qualcos'altro, il che spero sia un motivo in più perché la gente lo segua. Così, pur avendoci pensato qualche volta, ho deciso che Hand of Doom non sarà mai il tipico blog di scrittura: quest'argomento sarà sempre presente, ma non vi aspettate che mi metta mai a spiegare cos'è il "show, don't tell"!

La domanda: sentite la mancanza di consigli di scrittura da parte mia, oppure il blog è meglio così com'è? 

8 commenti:

  1. Non posso rispondere alla tua domanda perché ti seguo da pochissimo, posso dirti che però nello scrivere siamo molto simili: anche io "calcolo" poco, e mi lascio guidare dall'istinto.
    Sarebbe una sconfitta, per me, calcolare tutto con le rigide regole che invece dovrebbero essere già dentro di noi :)

    Moz-

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    1. Mi fa molto piacere sapere che non sono il solo a basarmi più sulla creatività che sulle regole da manuale. Poi magari sbagliamo entrambi, ma forse no: chi può dirlo :D ?

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  2. Il mio è un blog che parla prevalentemente di scrittura, la mia, quella degli esordienti, quella dei grandi autori, ma ne parlo anch'io a modo mio, ragionando ad alta voce senza pulpiti da cui declamare grandi verità. La spontaneità premia sempre e a me pare che quella non ti manchi.

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    1. Grazie per il complimento ^_^ ! Si, in effetti credo che mettermi a parlare di tecnica di scrittura o simili non solo avrebbe i problemi che ho già detto, ma non mi verrebbe molto spontaneo, quindi preferisco di gran lunga non parlarne :) .

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  3. Sinceramente credo che sia ottimo dare al blog un taglio personale, nonché l'unico modo per non rimpersi le scatole dopo pochi mesi. Io parlo di scrittura perché il primo libro che ho pubblicato era un manuale di scrittura. Avevo letto una ventina di manuali e li avevo trovati davvero utili, perciò mi è venuta voglia di scriverne uno nell'ottica della condivisione di appunti tra compagni di scuola, pensando alle tante persone che non hanno il tempo o la voglia di affrontare testi difficili per scrivere. Ecco, l'argomento del mio blog è nato da questo, perciò è stato naturale. Non avrei aperto un blog di scrittura soltanto perché scrivo, credo; ce ne sono già tanti, e ben fatti.

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    1. Sono pienamente d'accordo sul dover dare un taglio personale al blog, è proprio quello il mio obiettivo principale :) . Per il resto, mi piace molto il tuo blog, e trovo sempre interessanti i tuoi post sull'argomento, si vede che sei competente. E' proprio questo uno dei motivi per cui io faccio qualcosa di diverso qui: non saprei parlarne sicuramente con la stessa bravura e naturalezza :) .

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