domenica 20 febbraio 2011

A proposito dell'Italia

Mi accorgo, ultimamente, che sempre più visitatori stranieri visitano il mio blog, ed io spero che siano in grado di leggere l'italiano; perciò, vorrei indirizzare loro un post generalista, che spazia tra vari argomenti, anche se comunque è una riflessione generale fruibile anche dai miei connazionali.

Ho letto molte opinioni, in questi giorni, opinioni sul 17 marzo e sull'unità d'Italia in generale, molte delle quali sono apparse critiche, come se il nostro paese fosse qualcosa da nulla. Sinceramente, trovo queste posizioni comprensibili, per quanto non le condivida, visto che, stranamente, nel nostro paese non abbiamo alcun amore, apparentemente, per la patria. Sembra quasi che molti non si considerino parte dell'Italia, come se nonostante lingua e cultura siano praticamente comuni, dal nord al sud, e in nome di pochissime differenze, per lo più dialettali, ignorino palesemente tutte le uguaglianze che accomunano tutti gli italiani. Mi infastidisce in particolar modo l'ignoranza della storia, che ci ha visti sempre divisi tra stranieri conquistatori ma sempre ardenti per la riunificazione, come se l'amor patrio che avevano in molti sia caduto, insieme a tanti altri valori importanti (parlo di rispetto, di valori democratici, non di altri valori più tradizionali).

Detto questo, anche se ultimamente non ho scritto una parola sulla situazione politica, sono comunque, chiaramente, contrario a ciò che succede ai piani alti, con questo presidente del consiglio e i suoi deliri quotidiani contro tutti. Probabilmente i miei lettori esteri, come penso tantissimi non italiani, si chiederanno: in maghreb ci son tanti regimi corrotti che stanno crollando, quindi perché il nostro resiste, nonostante dovrebbe essere molto più democratico? La mia risposta è una: perché alla fine gli italiani sono refrattari all'unione, e quindi anche se il paese va in malora, loro non protestano, ne si batteranno per cambiarlo, nonostante vi siano tante altre persone che invece sono sane, democraticamente parlando, e si battano in un modo o nell'altro contro questa situazione.

A me dispiace questa situazione di antinazionalismo, ma alla fine, purtroppo ormai la mentalità della gente comune è questa, e per cambiarla ci vorrà ancora tanto tempo; purtroppo, però, fino a che questo non avverrà, purtroppo avremo sempre questo paese che non essendo amato dai suoi cittadini (e quindi dai loro rappresentanti) non può che essere così decadente e corrotto, a dispetto di un Berlusconi che non è altro che il frutto più estremo della suddetta corruzione, ma non è il male assoluto (per quanto abbia gigantesche colpe).

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